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martedì 27 dicembre 2016

Step 23: un "colore" selvaggio


L'occhio di Allah raffigurato al centro della mano di Fatima è detto l’occhio di Mashallah ed è un amuleto contro il malocchio che serve a invocare la protezione di Dio e a proteggere dalle malattie. In Marocco si mette in casa proprio per allontanare le negatività. Nazar Boncuk in Turco, oppure chiamato in Italiano come "Occhio di Allah", è un oggetto molto tradizionale in Turchia; e' una perla di vetro blu utilizzata come talismano per proteggersi dal malocchio.
Tradizionalmente, le perle di Nazar sono fatte di vetro blu, con cerchi bianco, giallo, e poi blu di nuovo nel centro. Solitamente, le perle contro il malocchio hanno la forma di un occhio umano, poiché secondo la tradizione e' la finestra che si apre verso il mondo e l'occhio e' considerato come il primo punto di partenza dei pensieri buoni o cattivi. E' per questo che per proteggersi dagli sguardi cattivi o dal malocchio, si sono usate delle pietre di colore blu che, secondo la credenza popolare, hanno un potere di assorbire questi sguardi negativi.

 

venerdì 4 novembre 2016

Step 12: In cucina!

Crostata al limone e fiordaliso

Uno strato di frolla friabile nasconde l’intenso profumo della marmellata di limoni addolcito dalla crema al fiordaliso.



Ingredienti:
500 g di pasta frolla
marmellata di limoni
300 g di crema pasticcera
1 cucchiaio di petali di fiordaliso essiccati

Per la preparazione della crema pasticcera:
160 g di latte
40 g di panna
3 tuorli
60 g di zucchero
13 g di amidi totali

Esecuzione:
Preparazione crema pasticcera:
Porre i tuorli in un contenitore adatto a montarli . Unire lo zucchero e montare fino ad avere una consistenza spumosa. Unire l’amido di mais e di riso alla fine montando ancora per qualche secondo. Le uova alla fine dovranno risultare chiare e spumose.
Nel frattempo mettere a bollire, preferibilmente in un pentolino antiaderente, il latte con la panna.
A ebollizione, unire al latte la montata di uova e far cuocere per 1 minuto circa, quando ai bordi della montata si vedono delle bollicine mescolate con la frusta si otterrà la consistenza della crema in pochi secondi.
Far raffreddare velocemente la crema, a bagnomaria con acqua e ghiaccio, oppure in freezer, dopo averla coperta a contatto con una pellicola.

Preparazione crostata:
Lavorare velocemente la frolla per renderla nuovamente elastica, stenderla ed adagiarlaa nella teglia da crostata eliminando i bordi in eccesso. Farcire la crostata con la marmellata di limoni, lo strato di marmellata non dovrà essere spesso, bastano 3-4 millimetri. Mettere a cuocere la crostata in forno già caldo a 180°C per circa 20 minuti.

Trascorsi i venti minuti estrarre la crostata e farcirla con la crema pasticcera al fiordaliso e rimettere in forno per altri 10-15 minuti. Una volta cotta, estrarre la crostata dal forno lasciandola intiepidire per alcuni minuti poi decorare la superficie della crostata al limone e fiordaliso con dei petali di fiordaliso. Servire fresca di frigorifero.

sabato 29 ottobre 2016

Step 8: I modi di dire e i proverbi

Dopo la traduzione del colore in (quasi) tutte le lingue del mondo, passiamo ora alla tradizione. Questa volta però prenderò in esame il blu, che come già detto è il colore che più si avvicina al blu fiordaliso.

Che connessione c'è tra il blu e la tradizione popolare?

In Liguria, si dice:
"Dà u blö"
che significa: dare il blu. 
Indica una persona che rompe un rapporto sentimentale, o di lavoro. Il detto deriva dall'ultimo atto del bucato, quando a fine del lavaggio i panni si ponevano in una bacinella nella quale veniva sciolto il türchinetu per renderli più bianchi.

In Piemonte invece:
"El ciel l’é bleu, la luna é russa, l’amour pagà a val nen na’ cussa."
che significa: il cielo è blu, la luna è rossa, l’amore pagato non vale una zucca.

Ho trovato anche dei modi di dire:

Avere una fifa blu - Avere molta paura
Avere il sangue blu - Essere nobili

E per quanto riguarda le tradizioni?
"Something old, something new.
Something borrowed, something blue.
And a silver sixpence in your shoe."
significato:
qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo.
Qualcosa di prestato, qualcosa di blu.
E una moneta da sei pence nella scarpa.

Questa usanza nasce nell'antico Israele, dove le spose indossavano una banda blu a simboleggiare la purezza, l’amore e fedeltà. Oggi, la pratica si è limitata ad indossare qualcosa di blu, ma significa ancora fedeltà ed amore duraturo. In antichità le spose vestivano di blu, ma con il tempo si è arrivati ad avere anche solo un dettaglio di questo colore, sufficiente a ricordare i valori che il blu rappresentava.


E per quanto riguarda il rapporto tra il blu e la scaramanzia?

Non bastano i cambiamenti climatici che portano sole a picco quando dovrebbero esserci nubi, neve e bufere. Il terzo lunedì di gennaio, da almeno dieci anni è ufficialmente il giorno più triste dell'anno. Viene chiamato Blue Monday.

Qui si può trovare come sopravvivere in questo giorno: http://www.huffingtonpost.it/2016/01/18/blue-monday-giorno-piu-triste_n_9007114.html


Cambiando secolo, ho trovato come il blu influiva nella vita dei popoli antichi.
Nell' antico Egitto veniva usato nell' ambito funerario. Ne è un esempio la raffigurazione di figure sacre come quella di Osiride, oppure la tomba di Tutankhamon.
I Greci invece utilizzavano per rappresentare i demoni tellurici e marini. 
Questa tonalità invece non fu molto amata dai Romani, infatti era il colore degli indumenti dei Barbari e dei Britannici.

In Tunisia le porte si differenziano per i colori, ognuno dei quali assume un significato particolare. I colori dominanti sono il verde e il giallo ocra. Nel Corano il giallo è detto essere un bel colore amato da Dio; mentre il verde è il colore del Paradiso. Quindi avere una porta con questi colori significherebbe la speranza di poter accedere in futuro al Paradiso al cospetto di Dio.
Il colore blu è stato introdotto solo in tempi recenti, ne è un esempio il “blu di Sidi Bou Said”, il villaggio a nord di Tunisi, che ha ispirato tanti artisti.

Soltanto all'inizio del secolo il blu incominciò ad essere apprezzato ed introdotto in Tunisia, per l’azione del barone d’Erlanger. Fino a quel momento era stato il colore più rinnegato da tutto il mondo arabo, perché associato alla catastrofe: moussiba zarka (la catastrofe blu). Identificata per una situazione catastrofica e devastante. Ma questa tradizione ora è rimasta solo nei detti popolari, tanto che il blu ora è un altro dei colori dominanti nelle finestre nei muri, nelle case della medina tunisina.


Curiosità:
come viene usato il blu nelle definizioni di un cruciverba?

Le "tute blu" di un'azienda = operai
Anche quello blu è rosso = sangue
Fiore blu-violetto = ireos
Quella "in blu" è di Gershwin = rapsodia