sabato 29 ottobre 2016

Step 8: I modi di dire e i proverbi

Dopo la traduzione del colore in (quasi) tutte le lingue del mondo, passiamo ora alla tradizione. Questa volta però prenderò in esame il blu, che come già detto è il colore che più si avvicina al blu fiordaliso.

Che connessione c'è tra il blu e la tradizione popolare?

In Liguria, si dice:
"Dà u blö"
che significa: dare il blu. 
Indica una persona che rompe un rapporto sentimentale, o di lavoro. Il detto deriva dall'ultimo atto del bucato, quando a fine del lavaggio i panni si ponevano in una bacinella nella quale veniva sciolto il türchinetu per renderli più bianchi.

In Piemonte invece:
"El ciel l’é bleu, la luna é russa, l’amour pagà a val nen na’ cussa."
che significa: il cielo è blu, la luna è rossa, l’amore pagato non vale una zucca.

Ho trovato anche dei modi di dire:

Avere una fifa blu - Avere molta paura
Avere il sangue blu - Essere nobili

E per quanto riguarda le tradizioni?
"Something old, something new.
Something borrowed, something blue.
And a silver sixpence in your shoe."
significato:
qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo.
Qualcosa di prestato, qualcosa di blu.
E una moneta da sei pence nella scarpa.

Questa usanza nasce nell'antico Israele, dove le spose indossavano una banda blu a simboleggiare la purezza, l’amore e fedeltà. Oggi, la pratica si è limitata ad indossare qualcosa di blu, ma significa ancora fedeltà ed amore duraturo. In antichità le spose vestivano di blu, ma con il tempo si è arrivati ad avere anche solo un dettaglio di questo colore, sufficiente a ricordare i valori che il blu rappresentava.


E per quanto riguarda il rapporto tra il blu e la scaramanzia?

Non bastano i cambiamenti climatici che portano sole a picco quando dovrebbero esserci nubi, neve e bufere. Il terzo lunedì di gennaio, da almeno dieci anni è ufficialmente il giorno più triste dell'anno. Viene chiamato Blue Monday.

Qui si può trovare come sopravvivere in questo giorno: http://www.huffingtonpost.it/2016/01/18/blue-monday-giorno-piu-triste_n_9007114.html


Cambiando secolo, ho trovato come il blu influiva nella vita dei popoli antichi.
Nell' antico Egitto veniva usato nell' ambito funerario. Ne è un esempio la raffigurazione di figure sacre come quella di Osiride, oppure la tomba di Tutankhamon.
I Greci invece utilizzavano per rappresentare i demoni tellurici e marini. 
Questa tonalità invece non fu molto amata dai Romani, infatti era il colore degli indumenti dei Barbari e dei Britannici.

In Tunisia le porte si differenziano per i colori, ognuno dei quali assume un significato particolare. I colori dominanti sono il verde e il giallo ocra. Nel Corano il giallo è detto essere un bel colore amato da Dio; mentre il verde è il colore del Paradiso. Quindi avere una porta con questi colori significherebbe la speranza di poter accedere in futuro al Paradiso al cospetto di Dio.
Il colore blu è stato introdotto solo in tempi recenti, ne è un esempio il “blu di Sidi Bou Said”, il villaggio a nord di Tunisi, che ha ispirato tanti artisti.

Soltanto all'inizio del secolo il blu incominciò ad essere apprezzato ed introdotto in Tunisia, per l’azione del barone d’Erlanger. Fino a quel momento era stato il colore più rinnegato da tutto il mondo arabo, perché associato alla catastrofe: moussiba zarka (la catastrofe blu). Identificata per una situazione catastrofica e devastante. Ma questa tradizione ora è rimasta solo nei detti popolari, tanto che il blu ora è un altro dei colori dominanti nelle finestre nei muri, nelle case della medina tunisina.


Curiosità:
come viene usato il blu nelle definizioni di un cruciverba?

Le "tute blu" di un'azienda = operai
Anche quello blu è rosso = sangue
Fiore blu-violetto = ireos
Quella "in blu" è di Gershwin = rapsodia


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