venerdì 4 novembre 2016

Step 11: Verba volant scripta manent

Per questo post ho fatto una ricerca tra vari documenti in cui viene citato il blu fiordaliso. Questa tonalità prende il nome dal fiore. Quindi ho concentrato la mia ricerca sulla parola "fiordaliso".

Uno dei francesismi (fleur de lis) assimilati dalla lingua dei primi secoli con l'usuale senso di "giglio", compare due volte nella Divina Commedia nel cantico de "Purgatorio".

In particolare:

CANTO XX
O avarizia, che puoi tu più farne,
poscia c'ha' il mio sangue a te sì tratto,
che non si cura de la propria carne?
Perché men paia il mal futuro e 'l fatto,
veggio in Alagna intrar lo fiordaliso,
e nel vicario suo Cristo esser catto.
Veggiolo un'altra volta esser deriso;
veggio rinovellar l'aceto e 'l fiele,
e tra vivi ladroni esser anciso.

CANTO XXIX
Questi ostendali in dietro eran maggiori
che la mia vista; e, quanto a mio avviso,
diece passi distavan quei di fori.
Sotto così bel ciel com' io diviso,
ventiquattro seniori, a due a due,
coronati venien di fiordaliso.
Tutti cantavan: «Benedicta tue
ne le figlie d'Adamo, e benedette
sieno in etterno le bellezze tue!».
Poscia che i fiori e l'altre fresche erbette
a rimpetto di me da l'altra sponda
libere fuor da quelle genti elette,
sì come luce luce in ciel seconda,
vennero appresso lor quattro animali,
coronati ciascun di verde fronda.
Bibliografia: 
" Purgatorio " di D.A., Firenze 1320.

Nessun commento:

Posta un commento